Il sentiero collega alcuni degli oltre 250 pozzi minerari, alcuni profondi anche 100 mt., contati da Bernardino Lotti alla fine dell’Ottocento.
Nel Medievo il Libero Comune di Massa vi estraeva l’argento per battere moneta e nell’Ottocento questi pozzi vennero riutilizzati come vie di accesso e di aerazione per le nuove miniere.
Il sentiero è corredato da pannelli esplicativi ed attrezzato con aree di sosta.